Il problema non è “chi” ha l’idea ma è un problema atavico del paese Italia che non fa niente per aiutare questi “startupper” che cercano di crearsi un lavoro dal momento che il mercato non è in grado di offrirlo. Spesso il “sogno” di vedere la propria idea di business realizzata e crescere nel tempo così come accade all’estero supera di gran lunga la cruda realtà tutta Italiana di boicottamento di nuove idee.
Un esempio? In Italia solo per costiuire una società ci vogliono dai 20K ai 30K €, consulenti, notai, registri, stato ed altri parassiti inutili che pretendono di guadagnare su chi ancora non ha iniziato… ma ha avuto solo l’idea di iniziare un progetto che potrebbe in un futuro creare benessere.
Mentre andare a creare una società in UK quasi che lo stato inglese ti aiuti a realizzare il tuo progetto: 200 Sterline per una Ltd. (Srl), niente notai, registri etc. La Partita IVA (VAT) fino a 77K Sterline anno non è obbligatoria. Le tasse iniziano dal 20% fino a 300K Sterline per passare al 24% da 300K Sterline fino ad infinoito! Tasse individuali, fino a 40K STerline di reddito 0% di tasse, da 40K Sterline fino ad infinito il 24%.
Burocrazia inesistente, certificati, registri tutto via internet… E potrei ancora continuare.
Non credo che il male sia chi ha l’idea… Il male è l’Italia e la sua burocrazia, il nepotismo che permette solo a chi ha parenti ed amici in banche, istituzioni, etc. di ottenere finanziamenti e prestiti… A questo non esiste soluzione, infatti, chi ha idee va a realizzarle altrove. Le start up hanno successo all’estero, non in Italia. In Italia, se conosci qualcuno allora hai delle possibilità, altrimenti…
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Di: Francesco De Biase
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